TRATTO DA IL POPOLO

 

Dall’intervento alla testa al tricolore marathon: la favola di Antonella Incristi   versione testuale
Ad aprile la 44enne rimase sotto i ferri per 8 ore e mezza di fila. A 38 soffriva di crisi epilettiche

Si è realizzata a Milo, in provincia di Catania, la bella favola di Antonella Incristi. La biker di Buttrio si è riconfermata campionessa italiana marathon categoria W2 davanti alla bicampionessa europea Samira Todone.

Dall’intervento al tricolore
Un grande successo sportivo, un miracolo umano visto che ad aprile la 44enne Antonella si era sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico alla testa. «Sono rimasta sotto i ferri per 8 ore e mezza di fila - spiega Incristi, impiegata di origini siciliane -. Uscita dall’ospedale il 24 aprile, tutta la stagione è stata imperniata sulla preparazione specifica per i campionati italiani seguendo i programmi del mio preparatore Matteo Chittaro».

Giù dalla bici per le crisi
Per comprendere la portata di quanto è accaduto, bisogna denunciare il fatto che Antonella dall’età di 38 anni soffriva di gravi crisi epilettiche che ne avevano compromesso l’attività agonistica e, nel progredire della malattia, anche la vita di tutti i giorni. «Essendo farmaco resistente, non potevo nemmeno allenarmi da sola - rivela Antonella -. Le crisi erano sempre più continue e più forti; a volte in gara, sentendo arrivare una delle "assenze", dovevo scendere di bicicletta e sedermi fino a quando non riprendevo pienamente i sensi. Perdevo così anche 45 minuti-un’ora, compromettendo un buon piazzamento. Nell’ultimo periodo, poi, la mia vita era diventata un inferno, dovendo fronteggiare fino a 15 crisi al mese. Fino a quando non mi sono decisa».

Si è ripresa la vita
Al Centro di chirurgia dell’epilessia di Milano una strada, per quanto pericolosa e senza certezze, a Incristi l’hanno indicata: la loboctomia temporale destra con rimozione dell’ippocampo ormai sclerotizzato e di parte della corteccia cerebrale. «I rischi erano alti ma non avevo scelta - ammette Antonella, avvicinatasi alla mountain bike a seguito del marito calciatore il quale, dovendo guarire dalla rottura dei legamenti del ginocchio, prese a uscire in bicicletta -. Ora posso dire che, nonostante la perdita di campo visivo, sto molto bene: mi sono ripresa la mia vita».
Rimessasi in sella, Antonella, che già vantava un bronzo ai mondiali di cross country (2009), l’argento agli Europei marathon e il tricolore della montagna (2011) oltre al tricolore marathon (2012), in Sicilia ha ripreso a volare sui pedali, staccando tutti i brutti ricordi.


Giacinto Bevilacqua
 

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