Haiti Marathon Bike 2013
Nuova location per questa gara friulana che arriva all’ottava edizione.
L’ambito della stessa è solo circuito regionale, peccato che non sia mai riuscita a spiccare il volo nazionale, limitandosi a vivacchiare solo con gli utenti della zona e confinari.
Il giro è il classico che viene proposto da diversi anni con alcune modifiche subentrate di anno in anno.
L’organizzazione è composta da diverse società che hanno collaborato insieme, ma che sentono il peso degli anni, mancando di quella verve necessaria per dare un po’ di brio a questa manifestazione.
La gara è sotto l’egida dell’ACSI settore ciclismo che sta rinascendo dalle ceneri dell’UDACE, ma cosa importante è, una gara di beneficenza dove gli introiti vengono devoluti ad una associazione che aiuta i bisognosi ad Haiti, questo enorme gesto, fa si che questa gara non possa crescere investendo nel suo futuro.
Il costo del biglietto è paragonato ad altre gare del territorio nazionale quindi uno si aspetta lo stesso servizio, ma così non è.
Le griglie di merito sono accuratamente sorvegliate e divise come da regolamento e la partenza è regolare senza nessun intoppo facendo sgranare il gruppo nella prima salita.
Purtroppo ho notato la mancanza in alcuni incroci pericolosi di personale addetto alla vigilanza e questa purtroppo è una mancanza importante.
I ristori sul percorso riforniti in maniera normale, mentre il ristoro finale era abbondantemente ricco.
Altra pecca dovuta forse alla contingenza del mercato (mancanza di schei), era l’assenza di un rilevatore dei tempi (chip), il quale per una Marathon/Granfondo riveste un ruolo fondamentale al giorno d’oggi per non creare problematiche di contestazioni nei vari passaggi e all’arrivo.
Il pasta party finale era molto abbondante con pasta al ragù una bistecchina una crostata fatta in casa e acqua a volontà.
Nota dolente la lunghissima attesa per le premiazioni, partite in notevole ritardo facendo rimanere sul posto solo alcuni dei premiati.
Premiazioni da “Corse per Haiti” che noi regionali conosciamo bene ma che altri extraregionali trovano misere.
Purtroppo devo evidenziare un calo della qualità/importanza della gara che si ripercuote/rà anche sui partecipanti rispetto agli anni passati e futuri.
Non è facile organizzare una gara, specialmente in questo periodo, ed è in questo momento che vedremo chi riuscirà a sopravvivere per il 2014.
Per quanto mi riguarda dopo un periodo di carico questa era la settimana di scarico e parto subito motivata testando la nuova 29er. Dopo la prima salita ho una 40 di secondi sulla MILANI Isabella atleta tosta che è tornata pimpante alle corse dopo un periodo di sosta. Sulla 2° salita salgo regolare e con una buona spinta, fino al primo problema del giorno,……la sella si molla e cade a terra, con non poca difficoltà riesco a sistemarla alla bene e meglio ma perdo 3 minuti circa terreno che avevo guadagnato sulla 2°.
Riparto a tutta fino a raggiungerla nella 3° salita, rifiato un po’ dietro e torno a spingere regolare tornando alla testa della corsa.
Durante la discesa noto che il freno posteriore va a vuoto e mi accorgo che le pastiglie non ci sono più!!! Non ho parole, anzi le ho!!!! Continuo incitata anche a non mollare dagli atleti che sorpasso e che mi risorpassano. Dulcis in fundo non riesco più a deragliare e a cambiare in maniera regolare e mancano ancora 15 km spero che il tutto finisca prima possibile non so cosa potrà mai capitarmi ancora, ma a 2,5 km dalla fine la sella cade di nuovo a terra al che, la raccolgo la metto in tasca e decido di terminare questa agonia fuori sella,……vinco, stanca ma felice. Felice di aver fatto la prima vittoria assoluta nel 2013 a tre mesi dal delicato intervento al cervello il quale mi ha dato nuove aspettative di vita dopo 10 anni di tormenti. Piano piano sto rientrando nella “normalità” della vita, riprendendo quello che mi è stato tolto, la strada sarà ancora lunga ma io ci credo.
Ragazzi NON mollate mai, qualsiasi sia il vostro obbiettivo.

bozza ancora da correggere....