IL MIO SPINING nr. 1

 

IL MIO SPINNING by Andrea

Dopo anni e anni di molteplici discipline sportive alla fine degli anni 90 vengo attratto da una nuova attività  che fa capolino in una palestra della città: lo Spinning. In quegli anni dove nascevano molteplici attività di fitness lo Spinning per me era un lavoro fisico intenso  ma piacevole che richiamava il gesto tecnico del mio amato sport "il ciclismo".
L'inverno lo dedicavo ancora al calcio, il mio sport principale, che alternavo ad allenamenti specifici in mtb e lo Spinning, perchè così ancora veniva chiamato da tutti era un'ottima attività indoor che mi permetteva di mantenere la forma nelle giornate buie, fredde e piovose. Dopo aver provato diversi "istruttori" (dell'ultimo momento) saliti sull'onda del successo che si stava creando attorno a questa nuova attività, decisi che era giunto il momento di far vedere che quello che stanno proponendo molti di questi pseudo-istruttori non era poi tanto giusto. La selezione naturale della specie fece il resto, relegando i meno tecnici, meno preparati, meno coordinati e meno propensi all'insegnamento a rimanere a casa a fare la calza.
Sinceramente vedere  "istruttori" con addomi enormi e senza alcuna preparazione tecnica ed atletica che non riuscivano a pedalare fuori sella per più di 30 secondi mi aveva fatto pensare che io avrei sicuramente potuto fare molto meglio, quindi oltre alla fortuna di pedalare insieme alle istruttrici migliori del periodo, che mi hanno insegnato la tecnica di lavoro sulla bici stazionaria, nel 2001 faccio il corso della Schwinn, dove partecipano un pò tutti compresi quelli e quelle che non riescono nemmeno a pedalare e da li capisco che l'unica selezione non sarà il corso ma la "sala". In quel periodo vivo le discussioni che si creano con le famose certificazioni creando in un colpo solo un grande business tra aziende che vogliono lucrare creando step sempre maggiori per poi fondamentalmente dare nulla.
Il mercato spinge  questo per cui nascono  sale spinning ovunque edognuno elogia i propri mezzi e le proprie certificazioni come le migliori e nel frattempo vedo e sento cose che voi umani.....:esercizi improponibili, lezioni senza
capo ne coda e mi meraviglio che nessuno si sia fatto veramente male. Spingere il gruppo nella giusta direzione, farlo crescere e farlo amalgamare insieme, farli divertire  e fargli fare un'ottimo lavoro non è  cosa facile.
Io sono rimasto completamente fuori dalle diatribe che si sono create con i gruppi d'insegnamento che ormai erano più vicini a Scientology che alla disciplina dello Spinning, mi sono concentrato sui lavori da fare, sulle lezioni e sui gruppi che piano piano nascevano con me. Negli anni ogni scuola ha voluto imprimere il proprio metodo influenzando gli istruttori ad usare solo le bici stazionarie di una certa marca, alcune di queste si sono perse per strada egli istruttori si sono riversati da un gruppo lavoro all'altro non riuscendo a tenere una propria identità. Benchè creda fermamente nell'innovazione io sono rimasto fedele alla scuola  per prima ha introdotto  le bici da Spinning e l'insegnamento sulla stessa perchè nella mia esperienza sportiva non ho visto nessun miglioramento che potesse far gridare al miracolo.
Dico sempre che ho le spalle larghe perchè verosimilmente nella vita, anche sportiva,ho passato di tutto e quello che non ti uccide ti fortifica per cui rimettersi in gioco in tutto è una grande sfida che solo pochi accettano. La cosa più bella è quello di far crescere dal nulla qualsiasi persona che si cimenta con questa attività di fitness che sta ancora avendo un gran successo ed è una delle poche attività di fitness in questo  marasma  di novità che durano da un ventennio.
Perchè ha successo? Quali sono i tipi di lavoro? Quale è il migliore mezzo su cui pedalare? Quali composizioni musicali scegliere? L'importanza del gruppo. Prossimamente....

ANDREA MOREALE